Nel 1889 tre giovani ragazze di Predoi vennero inviate a seguire un corso di pizzo al tombolo a Vienna, la capitale di quest’arte. Anna Mittermair, la migliore delle tre, divenne la prima insegnante nella scuola di tombolo di Predoi, gestita e diretta dal parroco Kleinlercher. ...più
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Le donne dei minatori venivano considerate pigre perché non avevano da gestire un maso come le contadine e vivevano con i soli ricavi dei mariti minatori. Nonostante molte di loro realizzassero lavori di pizzo al tombolo, nell’immaginario dell’epoca la loro stima sociale non migliorò. Convertire l’economia locale alla produzione di pizzi era una strategia particolarmente indicata. Fu quello che successe alla fine del XIX secolo a Predoi e in Valle Aurina.
Quando nel 1893 venne chiusa la miniera di rame di Predoi, i parroci Johann Pescosta e Franz Josef Kleinlercher fecero di tutto per salvare dalla povertà le famiglie di ex minatori, indirizzandole verso l’attività del tombolo. Lo scopo della scuola di tombolo di Predoi fu quello di formare giovani lavoratrici che poi avrebbero trasmesso questo sapere a casa, alle donne più anziane. Le insegnanti della scuola di tombolo di Predoi si occuparono anche della vendita diretta dei pizzi.
Insieme alla zia, Anna Mittermair, la giovane Rosa Kofler a soli nove anni lavorava al tombolo con grande dedizione, tanto da diventare nei cinquant’anni successivi la vera e unica rappresentante della scuola di pizzo al tombolo di Predoi, riconosciuta anche al di fuori dei confini provinciali. Nel 1970, durante la fiera internazionale dell’artigianato a Monaco di Baviera, la scuola di Predoi ricevette il premio statale del governo bavarese e la medaglia d’oro. Nel 1994 ci fu la rifondazione della scuola, che da allora è un’associazione con proprio statuto e consiglio d’amministrazione.