In un atto di donazione del 1418 si legge di una “Wolffganch gotshaus in Rawn”, ossia di una chiesa dedicata a San Volfango a Riva di Tures. Probabilmente la costruzione doveva essere ancora più antica. Nell’anno 1891 Riva di Tures divenne parrocchia autonoma e nel 1895 si ristrutturò la canonica. ...più
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La nuova chiesa venne costruita tra il 1908 e il 1911 in stile neogotico, con le mura esterne in granito. Della vecchia chiesa rimase solo la torre del campanile. Di particolare pregio l’affresco sull’arco trionfale, in cui il pittore Emanuel Raffeiner raffigurò anche molti abitanti di Riva di Tures. La chiesa di San Volfango è consacrata al patrono dei lavoratori del legno, dei carpentieri e dei pastori. Secondo una leggenda Volfango di Regensburg (924-994) si fermò anche a Riva durante il suo viaggio missionario, scacciando il diavolo da questa valle.
La storia è un po’ più complessa: Riva di Tures era raggiungibile solamente lungo un sentiero molto ripido e il missionario camminando verso Riva fu sorpreso da un forte acquazzone che trasformò il sentiero in un tal pantano da rendere faticoso il transito. A Volfango apparve satana, che gli propose un patto: egli avrebbe lastricato l’intero sentiero ma avrebbe preso in cambio la sua anima se Volfango non fosse giunto in paese prima che egli avesse finito la strada.
Volfango accettò. Il diavolo era veloce nel lastricare la via e Volfango riusciva a malapena a stargli dietro. Rendendosi conto di non poter battere il diavolo, il pio uomo pregò il Cielo di salvarlo e incise il segno della croce in una lastra. Il diavolo si spaventò del gesto e il santo approfittò di questa distrazione per arrivare in paese. Si narra che in quel momento la terra si aprì e una nube sulfurea inghiottì il diavolo. Come ringraziamento per il sacrificio, gli abitanti di Riva di Tures avrebbero eretto la chiesa di San Volfango.