Il mastio, la parte più antica del castelletto di Villa Ottone, risale al XII secolo ed è la parte meglio conservata dell’intera costruzione, chiamata dalla gente del posto “Schlössl”, ossia “castelletto”. Il palazzo principale è stato trasformato in una casa contadina ed è oggi di proprietà privata. ...più
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Sopra al paesino di Villa Ottone sorgono le rovine di un castello, denominate Schlössl. Dell’originaria struttura rimangono oggi solo la cappella, l’ala sud-est del palazzo e il mastio con i resti delle mura perimetrali. La costruzione del mastio iniziò nel XII secolo, periodo stabilito dall’esame della porzione di cinta muraria ancora presente. Coperto dal mastio, imponente e rasente la parete di roccia di nord-est, si trova il palazzo. Antichi dipinti fanno intuire la struttura di questo abitato a tre piani, un complesso articolato in quattro parti. Di tutto questo oggi rimane solo l’ala sud-est, riadattata ad abitazione.
Il castello molto probabilmente fu regalato dall’imperatore Enrico II all’episcopato di Bamberg, da lui stesso fondato nel 1007. Il vescovo di Bamberg lo diede in feudo ai signori von Uttenheim. La prima notizia documentata del castello risale al 1225, quando il castello apparteneva alla dinastia dei signori di Tures. Nel corso dei secoli la proprietà del tribunale e del castelletto di Villa Ottone passò poi dai conti di Tures ai conti di Gorizia, agli Asburgo. Verso la fine del XVII secolo il castello cadde in rovina.
La cappella del castelletto di Villa Ottone
La cappella di San Valentino all’interno del castelletto risale al XII secolo. La sua base, quasi perfettamente quadrata, dispone di un’abside in puro stile romanico. Si sono inoltre conservate intatte parti degli affreschi romanici, rappresentanti San Giorgio, tra i pochi esempi di pittura del XIII secolo esistenti in Alto Adige.