La chiesa di Santo Spirito sita nella località di Casere è oggi un’amata meta di pellegrinaggio ma un tempo fu soprattutto una chiesa per i minatori. La croce del XVIII secolo con il Cristo trivellato da colpi di fucile, conservata nella chiesa, è forse l’elemento più rappresentativo ivi presente. ...più
Tutti i dettagli
La chiesa di Santo Spirito a Casere risale alla metà del XV secolo. Gli affreschi della chiesa sono stati arricchiti negli anni, tanto che possiamo trovare opere del periodo gotico, barocco e manieristico. La chiesa è consacrata a tre santi: Kilian, Oswald e Ursula. L’odierno nome di chiesa di Santo Spirito deriva dall’immagine votiva dedicata alla Trinità. Si presume che anche l’affresco centrale raffigurante la discesa dello Spirito Santo abbia contribuito a darle questo nome.
La conferma che la chiesa di Santo Spirito fosse stata una chiesa per i minatori si ebbe negli anni settanta, quando fu riportato alla luce un affresco dietro all’altare; le due figure alla sinistra e alla destra del trono mariano indossano il costume tipico dei minatori. Nel corso degli anni gli elementi gotici sono rimasti quasi interamente intatti. Ne sono testimoni il campanile appuntito inserito nella facciata, gli archi a punta del portale e delle finestre, nonché la struttura della volta con i suoi delicati viticci dipinti.
Per spiegare la presenza di una croce perforata da proiettili esiste una leggenda: si narra che un tiratore della Valle Aurina si recasse a una gara di tiro a segno a Krimml. Lungo il tragitto il tiratore si imbatté in una croce votiva su cui misurò la sua abilità, sparando tre colpi al Cristo in croce. Il tiratore vinse la gara di tiro e ritornò sui suoi passi con l’ambito premio, un toro. Una volta giunto nel punto esatto in cui poco prima aveva avuto la sfrontatezza di sparare al Cristo, il toro si imbizzarrì e lo calpestò a morte.