La chiesa di San Nicolò risale al Medioevo; infatti venne citata per la prima volta le prime nei documenti ufficiali nel 1296. È molto apprezzata dagli amanti dell’arte per via del ciclo di affreschi del XV secolo di Erasmo da Brunico, portati alla luce durante il restauro del 1996. ...più
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Il ciclo di affreschi della chiesa di San Nicolò a Caminata non ci è pervenuto intatto ma i temi rappresentati sono chiaramente riconoscibili. Dietro all’altare sono visibili i resti della crocefissione di Cristo. Le parti superiori del dipinto centrale sono state danneggiate durante un incendio nel 1837. La scena del Monte degli Ulivi è stata in gran parte risparmiata dal disastro. Sulla parete destra sono visibili alcune figure apostoliche. Sulla parete nord del coro si riconoscono i resti di una scena tratta dalla vita di San Nicolò con accanto i patroni della diocesi, San Ingenuo e San Albuino.
Di particolare importanza sono le decorazioni delle chiavi della volta a reticolo nervato nella navata della chiesa a Caminata. Esse rappresentano Cristo con l’aureola a croce, la Madonna con Bambino, Santa Maddalena, Santa Caterina con la ruota spezzata, Santa Margherita con il drago e lo stemma austriaco. Su entrambi i lati, le chiavi di volta mostrano i visi di profani, forse i committenti della chiesa, e uno stemma raffigurante tre montagne nere che potrebbero rappresentare una carbonaia. Purtroppo non esistono indicazioni sull’autore di queste opere, né sull’identità delle personalità profane rappresentate.
È possibile però ipotizzare che i committenti della chiesa possano essere stati proprietari di miniere. San Nicolò, infatti, è uno dei santi protettori dei minatori. L’altare neogotico della chiesa di San Nicolò fu realizzato nel 1853 dallo scultore Stauder di Sesto. La volta sopra l’altare è stata decorata da Johann Baptist Oberkofler.