La località di Selva dei Molini compare nei documenti storici sin dal 1160 con questa definizione: “Mullenwalt loca campestria et silvestria”, valle ricca di mulini e boschi, come dice chiaramente anche il suo nome originario tedesco, Mühl- (molini) wald (bosco). L’ammirevole progetto “la magia dell’acqua” ha portato i mulini a nuova vita. ...più
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Il progetto “la magia dell’acqua” è costituito da quattro sentieri a tema che coinvolgono l’intera area comunale da Selva dei Molini a Lappago. Il sentiero a tema più breve circonda la diga di Selva dei Molini. Sei insegne didattiche illustrano i seguenti argomenti: il clima, la forza dell’acqua e il regno dei pesci. Il sentiero più lungo unisce i paesi di Selva dei Molini e Lappago, percorrendo il percorso del Rio di Selva dei Molini accanto a suggestivi mulini, pistoni e seghe azionate ad acqua con rispettive spiegazioni. Il sentiero più impegnativo invece è quello che passa attraverso la gola di Lappago. Qui le indicazioni recano informazioni sulla geologia e sul misticismo che circonda questo luogo. L’ultimo sentiero circonda la diga di Neves e quattordici tavole esplicative forniscono importanti informazioni sulla storia dei ghiacciai, sulla formazione dei minerali e sulle leggende della valle.
Il museo “la magia dell’acqua”
Il museo sulla “magia dell’acqua” è stato realizzato nel 2010 all’interno della canonica della chiesa parrocchiale di Lappago. L’intento è quello di far conoscere le sorgenti, i laghi, i fiumi, i ghiacciai della valle, di illustrare le origini e l’azione dell’acqua ma soprattutto di trasmettere l’importanza di questo prezioso elemento naturale. Il museo vuole contribuire suggerendo piccole riflessioni affinché si rifletta bene prima di sprecare questo preziosissimo elemento vitale. Molto impressionante è la sezione dedicata al mondo dei ghiacciai, in cui è chiaramente spiegato quanto i mutamenti climatici influiscano sulla loro esistenza.
Il lago artificiale di Neves è sito a 1.858 metri sul livello del mare ed è stato creato dalla costruzione della diga di Neves che avvenne tra il 1960 e il 1964. Il volume d’acqua contenuto è di 5 milioni di metri cubi ed è possibile ricavarvi annualmente 62 milioni di kWh. La più recente centrale idroelettrica di Selva dei Molini è stata ultimata nel 2004. La sua capacità è di 14,3 milioni di kWh all’anno.
Ironia della sorte: fino agli anni sessanta Selva dei Molini era uno dei comuni altoatesini con meno masi allacciati alla rete elettrica, tanto che l’ultima casa venne elettrificata solo nel 1969. Uno dei pionieri della produzione elettrica da fonti idriche fu il parroco di Lappago Josef Stifter. Egli era un eccezionale elettricista e un radio-costruttore. Agli inizi degli anni venti si impegnò per la costruzione di una piccola centrale idroelettrica nella sua parrocchia. Nel 1924 riuscì finalmente nel suo intento e, come evidenziato anche nella cronaca parrocchiale, iniziò l’era tecnologica anche nella Valle di Selva dei Molini.
Le stube di alcuni masi di Lappago e Selva dei Molini per la prima volta nella storia vennero illuminate dalla luce di una lampadina elettrica. Con il trasferimento del parroco nel 1929 presso la diocesi di Bressanone, la centrale elettrica perse il motore spirituale che la teneva in vita e la struttura, lasciata senza manutenzione, dovette essere chiusa di lì a poco. Oggi pochi resti di mura ricordano il periodo pionieristico dell’energia idroelettrica nella Valle di Selva dei Molini.